PREVISIONE PER SABATO 11 LUGLIO 2020

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Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di sabato 11 luglio 2020  

IN BREVE

Un ampia saccatura in medio-alta troposfera, pilotata da un modesto vortice depressionario presente ad occidente della scandinavia, si abbasserà di latitudine sfiorando il profilo alpino e facendo entrare un moderato sistema frontale in sede padana. Lo stretto gradiente termico permetterà lo scorrimento di un modesto ramo di jet-stream sul bordo meridionale, con evidente e pronunciata curvatura ciclonica. Nel contempo un modesto apporto di vorticità in quota andrà a consolidarsi in adiacenza ad una blanda, ma presente, divergenza anti-ciclonica del flusso in quota sulla Romagna settentrionale. La giornata si presenterà fin da subito instabile sui comparti oltralpe occidentali e settori alpini Piemontesi e Lomabardi con locale fenomenologia temporalesca dinanzi un plausbile pseudo fronte caldo. Nel pomeriggio la spinta frontale tenderà a forzare in maniera decisa la convezione sviluppando temporali anche di intensità severa, nelle aree che ora verranno descritte, con moto NW-SE e successivamente verso E . Un livello di rischio 3 è stato emesso per le pianure e settori prealpini Veneti e Friulani occidentali, Polesine, confine Emiliano-Lombardo orientale e Romagna settentrionale per un possibile outbreak temporalesco di severa entità con locali downburst severi e grandinate di medio-grosse dimensioni (3-4cm). Più bassi ma non assenti i rischi riguardanti piogge intense e tornado a causa della notevole velocità di traslazione delle celle temporalesche. Un livello di rischio 1 è stato messo a contorno del livello di rischio 2 e comprende essenzialemente 2 zone:

1) Settori alpini Trentini, dolomiti Venete e Friulane per possibili forti temporali con forti raffiche lineari con plausibile componente di caduta e incremento della velocità e locali grandinate di medie dimensioni (2-3cm). Più basso il rischio di forti piogge ma saranno ugualmente plausibili locali rain rate da elevati a molto elevati. 

2) Pianura padana per possibili temporali severi con forti downburst e grandinate di medie dimensioni (2-3cm). La situazione si  presenta al limite con un livello di rischio 2 per plausibili inneschi supercellulari su Piemonte orientale e Emilia occidentale. Minore il rischio di locali eventi vorticosi e piogge intense. Stessa situazione presente sul Friuli orientale dove il CAPE non appare eccessivo e preoccupante a causa di una ventilazione per lo più settentrionale. 

FENOMENI ATTESI
NOTA: nella tabella vengono riportati i livelli di rischio previsti per ciascun fenomeno. Il livello di rischio massimo tra i 4 corrisponde a quello riportato sulla cartina di previsione. Si differenziano le zone con livelli di rischio diversi, disponendole su righe diverse.

 

  Forti piogge Grandinate Forti venti Tornado

Pianura Veneta centro-meridionale compreso trevigiano, Romagna settentrionale, Polesine e confine Emiliano-Lombardo orientale

1 2 3 1/1*

Veneto settentrionale, prealpi e Friuli centro-occidentale

1 2 2 1

Pianura Padana centro-occidentale, Piemonte orientale e Emilia occidentale

1 1 1 1

Trentino, settori Dolomiti Veneti e Friuli

0 1 1  

*Trombe marine

DISCUSSIONE

Dinanzi al sistema frontale atteso nel pomeriggio, una sospinta ventilazione sud-occidentale ad elevata curvatura ciclonica sorvolerà i comparti di pianura Padana centro-orientali apportando buona umidità a tutte le quote. In seguito alla costruzione di una modesta divergenza sui piani isobraici di alta troposfera (500-300hPa) si avrà un consistente apporto di vorticità in quota la quale tenderà a forzare la convezione verso l'alto come testimoniato da livelli di equilibrio >11000m. Al suolo un mesominimo andrà a costruirsi sui settori pianeggianti orientale del Veneto richiamando una buona ventilazione da SE, entro i limiti dello strato limite costiero, forzando i valori di CAPE già dalla mattinata. 

...Veneto settentrionale, prealpi e Friuli centro-occidentale...

La presenza di uno strato alquanto umido in medio-bassa troposfera testimoniata da DP simulati >18-20˚C già in mattinata, sarà responsabile, assieme al successivo apporto umido in quota, dell'incremento dei valori di PWAT e mix ratio, entrambi su soglie ragguardevoli e elevate. Mentre la prima parte della giornata proseguirà sulla falsa riga della giornata stabile, nel primo pomeriggio cenni di instabilizazzione si avranno a partire dai settori trentini e veneti nord-occidentali dove l'entrata frontale porrà l'isoterma -18˚C alla quota isobarica di 500hPa. Forti temporali si innescheranno dinanzi ad un marcato boundary lineare in moto da NW verso SE andando ad organizzare un sistema pressochè lineare o cluster multicellulare dapprima di moderata intensità e successivamente, una volta in adiacenza della pianura, localmente severi con concrete possibilità di dowburst intensi ed estesi. La presenza di una notevole compressione potrebbe accentuare il rischio di raffiche di intensità severa dinanzi il profilo prealpino veneto motivo per cui su tale area è stato posto un livello di rischio 2 per forti venti. Lo stesso varrà per le grandinate che potranno risultare anche di diametro medio e localmente >2-3cm a causa di uno strato di CAPE non trascurabile (1200-1300J/kg) e una buona intrusione fresca in quota. L'apporto di elevata umidità e theta-E in entrata da SE-SW renderà possibile rain rate da elevati a molto elevati ma la velocità del fronte non permette l'emissione di un livello 2 per forti piogge. Il sistema continuerà il suo moto verso SE innescando, dinanzi ad un veloce ed incisivo gust-front, numerose celle temporalesche che andranno ad organizzare rapidamente un moderato-intenso QLCS o forse MCS a seguire la traccia frontale perdendo progressivamente intensità nel suo moto verso oriente a causa di una preesistente ventilazione settentrionale e troncamento dell'alimentazione umida (Friuli centro-orientale). Ad ora le zone dove i fenomeni risulteranno più intensi paiono compresi tra Pordenone, Vittorio Veneto, Conegliano, Treviso e costa Gradese. Scarsa ma non assente la possibiltà di veloci supercelle dinanzi il sistema dove incrementi locali di vorticità baroclina apporteranno elevati EHI e windshear direzionali. Nonostante ciò, tali non dovrebbero risultare durature e violente. 

...Pianura Veneta centro-meridionale compreso trevigiano, Romagna settentrionale, Polesine e confine Emiliano-Lombardo orientale...

La presenza di un mesominimo sul veneto medionale-orientale, richiamerà già dalla mattinata una ventilazione da SE sul basso veneto la quale andrà a convergere con un debole flusso sinottico da NE entro i limiti del PBL costiero. La concetrazione di CAPE sarà già elevata in prima mattinata con valori prossimi o superiori a 1000J/kg con buone predisposizioni all'aumento nei piani di medio-bassa troposfera (0-3km CAPE >100J/kg). La mattinata proseguirà con tempo in prevalenza soleggiato e vedrà l'innesco di un regime di termica/richiamo pre-frontale da SE di intensità notevole il quale andrà a convergere con un abbozzo di dry-line, ad innesco appenninico, in risalita da SW sagomando un plausibile punto triplo con gli outflow boundary prealpini sul Polesine centro-orientale. L'innesco al suolo pare supportato dalla presenza di un forcing troposferico non trascurabile il quale vede la presenza di un flusso, dapprima ad elevata curvatura ciclonica sui 500hPa e seguitamente divergente anti-ciclonicamente con conseguente apporto di vorticità in quota. L'irragiamento diurno e la forzatura dei parametri convettivi ad opera della dry-line è dimostrata da valori di SbCAPE>2000-2500J/kg e picchi di MuCAPE prossimi a 3000-3500J/kg con discreti valori pure nei piani prossimi al suolo lungo il boundary al suolo prima descritto. L'innesco di celle prefrontali non è ancora del tutto chiaro ma qualora si avesse un innesco, la presenza di uno strato di CIN modesto e un windshear, da sostenuto ad elevato, fanno prevedere una selezione negli sviluppi portando alla formazione di 1-2 supercelle che ad ogni modo non dovrebbero avere una lunga durata a causa della spinta frontale in entrata da NW. Un DLS>50 nodi e la presenza di un plausibile RIJ e un LLS molto elevato fanno pensare più a sviluppi lineari di intensità severa in evoluzione a QLCS o forse segmenti di bow-echo poco organizzati. Elevato calore latente presente e un CAPE molto elevato tendono ad incrementare il rischio di severi ed estesi wet-dowburst, ipotesi sostenuta da elevati valori di delta theta-e (Atkins&Wakimoto et.al) con plausibili raffiche anche >45-50 nodi. Lo stesso vale per probabili grandinate di medio-grosse dimensioni con diametri localmente >3-4cm anche se plausibile un evento >6cm specie in presenza di possibili supercelle. Nel tardo pomeriggio il sistema frontale tenderà a forzare eventuali residui di CAPE e organizzare un possibile MCS o comunque sistema multicellulare in moto verso la costa, dove progressivamente il sistema perderà inensità a causa della discesa di un forte gust-front da NE. Si tiene a precisare come eventuali sviluppi pre-frontali lungo l'asse del Po (Rovigo-Ferrara-Carpi-Mantova) potrebbero risultare violenti e provocare danni estesi sotto l'aspetto dowburst e grandinate. Eventuali sviluppi supercellulari violente multicelle non sono escluse a partire dal primo pomeriggio dove l'avvezione di theta-e sarà ragguardevole e i valori di EHI andranno ad aumentare lungo incrementi di vorticità baroclina in prossimità di boundary al suolo. Con il passaggio del sistema frontale tali sistemi, nonostante indici compositi siano molto elevati, avranno breve durata e faticheranno ad organizzarsi a causa di forti gust-front presenti lungo la costa veneta in discesa da NE i quali andranno progressivamente a troncare l'alimentazione alle celle temporalesche. Il rischio tornado non appare molto rilevante ma non del tutto escluso qualche vortice di natura misociclonica o sottoforma di gustnado. Non  nulle le possibilità di un evento mesociclonico sotto sviluppi pre-frontali. 

Data la presenza di numerosi modelli con inneschi pre-frontali e valori compositi molto elevati quali SWEAT index>450, Total totals compreso tra 55 e 58, valori di windshear direzionali >300m^2/s^2 e infine la coppia elevato shear-PWAT si è deciso di emettere un livello di rischio 3 per forti dowburst in via precauzionale nonostante il setup si trovi a cavallo tra un 2 e un 3. 

...Pianura Padana centro-occidentale, Piemonte orientale e Emilia occidentale...

L'influenza frontale sarà limitata al ramo discendente della saccatura la quale tenderà a forzare i valori di windshear in medio-alta troposfera con un DLS>40-50 nodi. Lo stesso varrà per i valori di CAPE, incementati da locali boundary al suolo lungo plausibili zone di convergenza tra brezze padane, flussi sinottici in avvio da N-NW ed eventuali ouflow boundary. I valori di SbCAPE saranno localmente >1500J/kg accoppiati a buoni windshear del tipo speed localmente >40-45nodi. Eventuali sviluppi supercellulari non sono esclusi anche se di medio-breve durata e di intensità al più moderata con possibili grandinate di medie dimensioni (2-3cm) e locali forti wet-downburst. Qui la situazione si presenta al limite con un livello di rischio maggiore ma la scarsa forzante non permette l'emissione di un livello 2. Altri fenomeni si innescheranno sulle alpi marittime piemontesi e confine con la Liguria. 

...Trentino, settori Dolomiti Veneti e Friuli...

Già in prima mattinata deboli fenomeni derivanti da una forzante pseudo-calda intereseranno le alpi centro occidentali e Alto Adige. Nel pomeriggio la forzante frontale farà sentire la propria azione innescando forti temporali sottoforma di multicelle (preferibilmente cluster oppure deboli QLCS). Il rischio maggiore sarà connesso alle forti raffiche di vento e grandinate di piccole-medie dimensioni (<3cm) . Scarsa la possibilità di piogge intense data la velocità di traslazione dei fenomeni ma non eslcusi locali rain rate da elevati a molto elevati . 

 

Emessa venerdì 10 luglio 2020 alle ore 21.00 UTC

Previsore: NORDIO

 

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