PREVISIONE PER MERCOLEDI' 26 FEBBRAIO 2020

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Valida dalle ore 00.00 alle 24.00 UTC di mercoledì 26 febbraio 2020  

IN BREVE 

Un fronte freddo accompagnato dall'ingresso di aria molto fredda in quota  causerà lo sviluppo di instabilità in molte zone d'Italia. Sono possibili temporali isolati su tutte le regioni, tranne Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia, che dovrebbero essere interessate da correnti secche di Fhoen, e Sicilia e Sardegna che non dovrebbero risentire del transito del fronte freddo.

I temporali sono probabili già al mattino tra Friuli e Slovenia e Oltralpe. Nel pomeriggio i temporali sono probabili in tutte le regioni della Penisola, in particolar modo nella zona centrale (Toscana, Umbria,  Marche, Lazio,  Abruzzo, Molise e Gargano). Altri temporali potrebbero svilupparsi tra Friuli e Veneto Orientale. In serata gli ultimi temporali si saranno spostati sulla Calabria e Basilicata.

In tutte le zone i temporali potranno causare la caduta di qualche chicco di grandine e graupel. Sulla pianura friulana e Venezia Giulia i temporali potranno causare qualche grandinata più intensa, in grado di causare accumuli al suolo ( ma sempre con chicchi di piccole dimensioni, al più 2 cm di diametro). Sono inoltre possibili rovesci nevosi nelle celle più intense. 

In tutte le zone sono infine possibili delle raffiche di vento di origine convettiva a causa della forte evaporazione delle correnti discendenti ( per la presenza di strati di aria molto secca).

FENOMENI ATTESI
NOTA: nella tabella vengono riportati i livelli di rischio previsti per ciascun fenomeno. Il livello di rischio massimo tra i 4 corrisponde a quello riportato sulla cartina di previsione. Si differenziano le zone con livelli di rischio diversi, disponendole su righe diverse.

  Forti piogge Grandinate Forti venti Tornado*

Aree a livello 1

   1 0  

Aree a livello 0

  0 0  

DISCUSSIONE

Friuli...

Su questa regione si formerà un setup abbastanza interessante per la stagione invernale. Mentre infatti in quota affluirà aria sempre più fredda ( attesa l'isoterma di -37°C a 500 hPa), nei bassi strati ristagnerà aria umida e mite fino a metà giornata e si formerà una bassa pressione orografica con minimo a 996 hPa. Ciò permetterà l'aumento di valori di CAPE fino a 1000 J/kg verso mezzogiorno. All'entrata del fronte freddo nel primo pomeriggio, si potrebbero quindi innescare celle temporalesche abbastanza intense in spostamento dalla fascia pedemontana verso il triestino e la costa. Le celle temporalesche potrebbero organizzarsi in una linea (QLCS) ed essere accompagnate da abbondante caduta di ghiaccio, sotto forma di graupel, neve tonda, grandine e in alcuni casi, forse anche neve. Potrebbero crearsi in alcune zone spessori al suolo, soprattutto di grandine ( diametri dei chicchi al più di 2 cm). La presenza di aria secca favorirà lo sviluppo di raffiche di vento, che tuttavia non dovrebbero essere dannose.

Si sottolinea infine che ci sono alcuni dubbi sull'effettivo innesco delle celle temporalesche. Qualora infatti le correnti secche provenienti dalla pianura Padana Occidentale riescano nella mattinata a raggiungere anche il Friuli, il CAPE inevitabilmente si ridurrebbe molto e lo sviluppo di temporali sarebbe improbabile. Tale eventualità si considerà comunque marginale. La zona più colpita dalle grandinate dipenderà da quanto le correnti secche si spingeranno verso Est: se avanzeranno molto, i temporali potrebbero colpire solo al zona al confine con la Slovenia, altrimenti sono possibili anche nel confine con il Veneto.

Emessa martedì 25 febbraio 2020 alle ore 21:45 UTC

Previsore: DE MARTIN

 

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